Domandare è lecito, rispondere é cortesia. Qualche volta è anche un dovere

Un “posticino” pubblico o magari un “incaricuccio” o piuttosto un “titoluccio” oppure una funzione di “competenza” danno il là per sentirsi più “in alto”, di dare risposte con supponenza e indifferenza per, poi, dire semplicemente “Non lo so”. Ripeterlo a voce forte e ferma. Ma come “Non lo so”. E quelle informazioni sui servizi pubblici, fatti per il bene della collettività (ma di tutta la collettività… e anche qui sta l’arcano), da quale manuale dovrebbero tirarle fuori i comuni mortali? Continue reading