Buona Festa della Repubblica

Il 2 giugno ricorre un anniversario importante per il nostro Paese. Una data storica: con il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 gli italiani furono chiamati al voto per scegliere tra monarchia e Repubblica. Con suffragio universale, anche le donne si recarono alle urne. Quel giorno ha cambiato il destino dell’Italia, scrivendo la storia della nostra Repubblica.
Un cammino lungo 74 anni, un percorso fatto di tradizione, resistenza e valori. Libertà, giustizia, uguaglianza, sono il fondamento della nostra società e i principi che dovrebbero sempre ispirare tutti i singoli passi. Oggi come allora, proiettando questo patrimonio di ideali verso il nostro futuro.

L’anno scorso ho avuto la grande opportunità di contribuire, come giornalista della Riserva selezionata Esercito, alla copertura mediatica della tradizionale parata del due giugno, lungo via dei Fori Imperiali. È stato un onore e una grande emozione far parte del team del Dipartimento Pubblica Informazione e Comunicazione dello Stato Maggiore della Difesa. Entusiasmo, responsabilità, impegno, hanno contraddistinto le mie giornate e quelle dei miei colleghi.
 
Vedere da vicino ciò che da bambina seguivo in televisione, mi ha ripagato totalmente. Nonostante i piedi mi facessero malissimo, mentre tra questi scodinzolava Briciola (sarà per l’affinità dei nomi), la cagnetta mascotte dei Corazzieri a cavallo del Quirinale. Ricordo quella mattina la sveglia all’alba. La consegna dei pass alla stampa e agli ospiti. L’attesa e poi il cuore pieno di gioia e l’emozione di vedere i Reparti sfilare. La storia in rassegna dei nostri occhi, il calore del pubblico. I bambini di una scuola elementare sulla tribuna d’onore per salutare il presidente della Repubblica.
 
In quell’occasione e in quei mesi di lavoro, ho conosciuto validi professionisti che sono diventati amici, grazie a un rapporto di fiducia e collaborazione. Un’avventura dalle tante sfaccettature, che mi ha preparata ad altri progetti. Progetti belli, sudati, realizzati pian piano.
Il coronavirus ha sparpagliato le carte, rallentando la quotidianità e lo stato delle cose. Rimandando anche i programmi in un momento più felice.
 
Quest’anno la parata non c’è stata. Abbiamo assistito soltanto alla cerimonia all’Altare della Patria, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto la corona d’alloro sulla tomba del Milite Ignoto. Ci siamo sentiti ancora più italiani sulle note dell’Inno di Mameli. Per non dimenticare questo importante anniversario e tutti coloro che hanno lottato, sacrificando anche la propria vita, per la conquista dei diritti e della libertà. Poi il passaggio delle Frecce Tricolori, che in un lungo abbraccio in questi giorni hanno attraversato l’Italia da Nord a Sud.
 
La crisi non è ancora passata e bisogna fare i conti con le conseguenze. Dobbiamo essere forti come sempre, stringere i denti e continuare a sperare e a preservare i valori che hanno fatto della coesione i colori della nostra bandiera.
 
Un mio grazie a chi ha lottato per la nostra Patria, a chi resiste, alla mia famiglia e ai miei amici che non fanno mai mancare il supporto e un abbraccio pieno di gratitudine ai miei colleghi di tutte le sezioni di DIPICOM e a chi in primis ha creduto in me e continua a farlo.
 
Buon 2 giugno 2020. Buona Festa della Repubblica.
Siamo italiani sempre sotto questo Tricolore.
 
Maria Brigida Langellotti

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