Giorni, settimane, mesi di coronavirus. Un tempo che non ci restituirà nessuno. Un tempo dalle tante ombre e dai tanti colori, che ha le sfumature della malinconia, della preoccupazione, della speranza. Un tempo in cui si legge di più, si rimane collegati a oltranza per sapere le ultime novità. Intanto, tra una serenata al balcone e un flash-mob, “adda passà ‘a nuttata”. Ci si sente quasi degli eroi a restare a casa. A rispolverare l’orgoglio patriottico dell’essere italiani, e dimostrare di essere uniti. Dimenticandoci, però, che siamo quegli stessi italiani un po’ restii a rispettare le regole, a seguire i consigli. Gli stessi che, qualche volta, abbiamo parcheggiato anche in doppia fila.