Appunti di viaggio, vita da fuorisede

Paesaggi made in Basilicata. Scatto in trenoDiario di viaggio: Partenza dal Sud Italia ore 17.30, arrivo al Nord ore 8.00. Cinque cambi, tre mezzi diversi. Due soste in autogrill. Uno dei tanti miei viaggi, una vita in viaggio.

Appunti di viaggio: Arrivi, partenze, fermate. Chilometri e chilometri bruciati su sedili un metro per un metro. Conversazioni intense e anche meno intense. Storie agli antipodi che si incrociano e vissuti simili che si incontrano.

Soste fugaci in autogrill, gli abbracci di casa che rincuorano. Saluti amari e nuove conoscenze che accolgono. Ore passate a fare e disfare le valigie. Giorni trascorsi tra viaggi, trasferte, traslochi. Mossi dalla voglia di fare e di sperimentare. Dal coraggio di cambiare e dalla forza di perseverare. La sensazione è di sentirsi disorientati, un po’ nomadi. Ma sono proprio radici radicate e robuste ad orientare in ogni direzione.

È la storia degli emigranti del nostro tempo. È  anche un po’ la mia storia. Tanti piccoli eroi che si fanno compagnia da Sud a Nord nei “viaggi della speranza”, condividendo cuccette di treni strapieni e sedili di autobus a due piani. Rimediando alla carenza di aeroporti o ripiegando su trasporti più economici.

Compagni di viaggio che condividono incertezze, paure, emozioni, speranze. Che si sentono uniti, talvolta, anche senza sapere i nomi del viandante di turno. A volte nascono amicizie, a volte no. Ma il ricordo che resta di ogni conoscenza, di ogni viaggio, è potente.

È la vita da fuorisede. Di chi ha sempre la valigia pronta e la fotocamera tra le mani per catturare ogni arrivo e partenza. Di chi percorre chilometri e abbatte le distanze per realizzarsi. Sorridendo di fronte a chi si lamenta per i 15, 20, 30 chilometri da percorrere ogni giorno per andare al lavoro. Di chi è capace di portarsi dietro sorrisi e colori e di immaginare sapori. Che riesce a fare acrobazie per stare là e sentirsi ancora lì. Senza farne necessariamente una questione di campanilismo, ma semplicemente di legame ed affezione.

Dietro a ogni saluto ci sono rinunce e sacrificio, il prezzo che si deve pagare per studiare, lavorare o per inseguire un sogno. Il riscatto prima o poi arriva ed è tanto più prezioso rispetto a una vita “casa e bottega”, seppur meno comodo.

L’arricchimento, sul piano umano e professionale, è totale. Così come la capacità di guardare sempre oltre e sempre da prospettive diverse. Il vero senso è questa ricchezza interiore e la consapevolezza di poter accogliere con gratitudine ogni nuova opportunità, senza accenno di resa. Con entusiasmo e determinazione. In attesa che il singolo desiderio si avveri e che arrivi il giusto merito a tutto e per tutti i viaggiatori coraggiosi.

      Maria Brigida Langellotti 

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