Roma, via Michelangelo Caetani: è stata la mia prima sosta da neo giornalista professionista. Avevo da poco sostenuto la prova orale dell’esame di Stato nella sede dell’Ordine nazionale dei giornalisti, era il 14 febbraio del 2007. A conclusione della prova orale, dopo la discussione della tesina e domande sull’etica professionale, sulle norme giuridiche attinenti al giornalismo, sulla storia e sull’attualità, il presidente mi ha comunicato il giudizio della Commissione: prova superata con conseguente iscrizione nell’elenco dei giornalisti professionisti. Realizzavo così il mio desiderio piú grande: iscrivermi all’Albo nazionale dei giornalisti e fare di un desiderio la mia professione.
Silvano Rizza
Più giornalisti e meno dilettanti
Riflettevo sulla professione: il mondo del giornalismo, negli ultimi anni, ha perso professionisti rari (tanti ancora giovani), quelle penne dalla schiena dritta che avrebbero respinto con forza ogni forma della cosiddetta “tv del dolore”. Viceversa, si assiste, in alcune situazioni, alla presenza di quelle penne dalla schiena meno dritta (ma molto molto meno) che diffondono notizie dubbie o addirittura falsi scoop.
Caro Direttore Silvano Rizza
Sono venuta a trovarti alcuni giorni fa. Un incontro atteso da tempo e pieno di emozione. Un incontro ancora più significativo, per i motivi che già sai. Questa volta per te fiori al posto della cioccolata. Sono rimasta lì più del previsto. Il temporale mi ha trattenuta a lungo e ho avuto modo di aggiornati un po’.