Calar della sera al “Ponte”.
Probabilmente uno degli ultimi tramonti di quest’estate 2021.
Il mio momento perfetto. Quello trascorso tra “me e me”. Tra me e la musica filtrata dagli auricolari. Tra me e i miei passi svelti. Poi lenti.
Tra me e i saluti degli altri “camminatori”. Tra me e i messaggi e le telefonate più importanti.
Passioni
Tutto l’universo obbedisce all’amore
“Tutto l’universo obbedisce all’amore”. E mai prima di adesso se ne era sentito così tanto il bisogno. Di più amore. Lo aveva capito già da tempo, il cantautore siciliano Franco Battiato, tanto da onorare questo concetto in una delle sue canzoni più belle. Quelle che non tramontano mai e che si ascoltano quando ci si vuole sentire in pace con il mondo. Nell’epoca del distanziamento sociale, causa Covid, il ritornello della canzone del Maestro risuona potente, da ripetere come un mantra. Diventa così intenso da non lasciare indifferenti di fronte a questo sentimento e a tanta verità, naturale e mai banale.
Vorrei avere…
Vorrei avere…
Sorrisi sempre sinceri
Braccia aperte al bene
Mani tese per sostenere
Braccia su cui aggrapparmi
Vorrei avere…
L’energia per guardare avanti
La forza per iniziare, inciampare, ricominciare
L’accortezza di far finta di niente, quando serve
Le giuste parole per rincuorare e per affermare
Ciao, Angela
Ciao, Angela.
Oggi ti abbiamo salutata in una giornata di sole, tra un applauso commosso e le note di “Gocce di memoria”. È stato un saluto intriso di ricordi, dolcezza e anche tante lacrime. Proprio quelle lacrime che tu non sopportavi. Tu che hai sempre avuto un sorriso e una battuta per tutti, anche nei momenti di difficoltà. Anche quando stavi poco bene.
“Che sorpresa, ragioniere”
Il treno della “baresità”
Nastri di storie e giornalismo
La mia festa della Donna
C’est la vie
Stazioni, attraversamenti e soste veloci. L’alba e l’aroma del caffè. Città e piccoli borghi, un misto di province. Scorci mozzafiato e vedute spoglie. Fiumi, torrenti e quel mare che porta la mente indietro nel tempo. Pianure, montagne innevate e cave di marmo. Pioggia, nebbia e il sole che scalda le guance attraverso il finestrino. Aria “pesante” e scie di profumi.